Letture 2014

Chiari del bosco

 
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Maria Zambrano


Chiari del bosco


traduzione di carlo Ferrucci

Bruno Mondadori, ed. 2004



Di Claros del bosque , l' autrice ha detto: “Tra le mie opere, è questa, io credo, che meglio corrisponde all' idea che pensare è, prima di tutto, alla radice, decifrare ciò che si sente, il “sentire originale” - e altrettanto all' idea che l' uomo è l'essere che soffre della sua propria trascendenza, in un incessante processo di unificazione tra la passività e il conoscere, l' essere e la vita.”Tutto inizia con il viaggio di Ulisse e con la voce di Orfeo. E' necessario condurre a termine le nostre visite spettrali per apprendere quell' Amore , di cui Diotima è sacerdotessa. E' necessario affrontare il più irrevocabile sradicamento, avere la più profonda attitudine al congedo, per poter sperare di scoprire, di sorprendere un simbolo di umano e di divino. “Da tali simboli, così sorpresi, ha scritto Massimo cacciari, sono abitati i Claros del bosque. A essi è rivolta, essi tenta sempre, e invano, di imitare, la meraviglia del filosofo.”


Maria Zambrano (1904 1991) è stata una delle grandi figure della scena intellettuale del Novecento, una pensatrice originale e profonda. Fu allieva del filosofo Ortega y Gasset e visse a lungo in esilio (in Italia dal 1954 al 1964), a causa della sua opposizione al franchismo. Tornata in Spagna nel 1984, vinse il prestigioso Premio Cervantes nel 1988. La Bruno Mondadori ha pubblicato le sue opere maggiori: La confessione come genere letterario (Milano 1997); Seneca (Milano 1998); Persona e democrazia (Milano 2000) e Il sogno creatore (Milano, 2002)


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